Il CD del mese

Novità discografiche

di Cristiano Poli Cappelli

L’entusiasmo che provavo al primo ascolto di musiche per me ancora nuove, quando da giovanissimo sognavo di poterle a mia volta eseguire e goderne da interprete, ha subito una notevole metamorfosi, trasformandosi in un sentimento diverso, di amore incondizionato verso la musica, un amore maturo ed accompagnato da una grande razionalità e disincanto.


Ascoltiamo grandi quantità di musica celebre, eseguita da grandi interpreti, scritta spesso da autori arcinoti: sovente questa grande musica può intimorire anche i grandi interpreti, soprattutto se la loro lettura resta nel novero di una “normalità” interpretativa, mi si passi questo termine, che aggiunge poco al già sentito.


Certamente ogni buona interpretazione merita un plauso: si distingue da un mare di pessime interpretazioni e merita attenzione e rispetto.


La Ciaccona non ha bisogno di grandi presentazioni. Desiderio ne dà una lettura sublime, senza essere assolutamente intimorito dal microfono, né dalla necessità di creare un prodotto “perfetto” dal punto di vista tecnico - pur riuscendoci del tutto - né dalla necessità di imbonirsi l’ascoltatore.


È semplicemente la sua visione della Ciaccona, una visione tridimensionale in cui alcune delle voci emergono dalla polifonia in modo quasi “visivo”: sembra quasi di poterle toccare tale è la sua capacità di differenziarle timbricamente. Ma non si tratta solo di differenze timbriche o meccaniche, si tratta di una capacità impalpabile di percepire diversamente dagli altri quelle vibrazioni, e della capacità ancora più impalpabile di riuscire a trasmettere tutto questo a noi ascoltatori.


Lascio da parte gli aspetti tecnico-meccanici, e li lascerò sostanzialmente da parte per tutta la recensione: non esiste nessun elemento tecnico che possa impensierire Desiderio, tutto funziona alla perfezione, la musica può liberarsi senza il minimo filtro.


La splendida chitarra di Alessandro Marseglia è un grande alleato del musicista napoletano che la sfrutta tirandone fuori ogni timbro ed ogni potenzialità. L’esecuzione della Ciaccona dura quindici minuti e credo di averla ascoltata quattro, cinque volte di seguito senza provare il desiderio di interrompere mai un’esecuzione.


Esistono, poi, per fortuna dell’Arte, degli “special ones”, di citazione Mourinhana, che hanno il potere magnetico di dire la propria, in musica, su argomenti musicali triti e ritriti e questo potere rende la loro opinione talmente importante da non poter fare a meno di ascoltarla con profondo interesse.


Si scopre allora che quella musica, che avevamo ascoltato centinaia di volte, aveva ancora dei segreti, e quei segreti celati da sempre, potevano essere svelati solo da quel determinato interprete.

     

Avevo già avuto la fortuna di ascoltare Aniello Desiderio dal vivo ed ero stato del tutto sopraffatto dalla sua capacità di creare un’atmosfera del tutto fuori dal tempo, irreale.


L’ascolto di questo Cd mi sta procurando le stesse sensazioni. Desiderio affronta la musica proposta nell’incisione con una personalità travolgente, tale da rendere de tutto sue queste opere, già magnifiche.

CHACONNE

Aniello Desiderio plays Baroque Music





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Johann Sebastian BACH

1) Chaconne from Partita No. 2 in D Minor, BWV 1004


Domenico SCARLATTI

2) Sonata K 213

3) Sonata K 74

4) Sonata K 408

5) Sonata K 144

6) Sonata K 32

7) Sonata K 149

8) Sonata K 34

9) Sonata K 466



Gaspar SANZ – Suite Espanola

10) Espanoletas

11) Gallarda y Villano

12) Danza de Las Hachas

13) Rujero y Paradetas

14) Zarabanda al Ayre Espanol

15) Passacalle de la Cavalleria de Napoles

16) Folias 1’46

17) La Minona de Cataluna

18) Canarios “including Cadenza from

“Fantasia para un Gentilhombre” by J. Rodrigo

Le interpretazioni delle 8 Sonate di Scarlatti presenti nel cd sono dotate delle stesse caratteristiche. Una notevole capacità di rendere la polifonia cristallina e chiara, una assoluta brillantezza tecnica che si manifesta nella realizzazione impeccabile degli abbellimenti, nei passaggi più virtuosistici, nei momenti di una quasi trascendentale calma: in particolare in questo ambiente rarefatto Desiderio si muove assolutamente a suo agio, esattamente come nel divertimento virtuosistico.


Nella calma, quasi trascendente, che riesce a creare c’è tutta la profondità artistica di questo musicista eccezionale. Cito, a titolo di esempio, la Sonata K 34 - avrei potuto sceglierne una qualsiasi - che si apre con una tale forza e concentrazione che sembra di ascoltare un’esecuzione dal vivo, cosa estremamente rara da ascoltare in un cd realizzato senza l’emozione del pubblico.

     

La Suite Espanola di Gaspar Sanz è eseguita con una delle letture più libere che abbia ascoltato. C’era il notevole rischio di rendere “eccessiva” questa interpretazione ma anche qui si resta soggiogati da una visione talmente forte, dotata di una personalità talmente vigorosa da non ammettere dinieghi.


Non troveremo qui il rigore metrico o letture scolastiche. Al contrario troveremo una propria metrica, una propria volontà quasi anarchica, una sorta di riscrittura della musica di Sanz, una riscrittura che ho amato e che innesca in me l’entusiasmo con cui mi avvicinavo alla musica da giovanissimo, un’entusiasmo pervasivo e che sembra avere lo stesso Desiderio nel suonare queste opere.

     

Un cd di cui non posso che consigliare l’acquisto, l’ascolto ed il consumo. Forse uno dei cd di chitarra più belli che abbia ascoltato.


Cristiano Poli Cappelli