LÀ DOVE 'L SÌ SUONA

Vincenzo Saldarelli, guitar

Vincenzo Saldarelli ha, per decenni, avuto un ruolo importantissimo nella diffusione della musica contemporanea per chitarra, musica di cui è, egli stesso, validissimo interprete ed artefice.

Saldarelli è il dedicatario di un notevole numero di composizioni, presentate in prima esecuzione in tanti ed importanti festival: basti pensare, tra le tante opere, Alias di Goffredo Petrassi, Echi di Giacomo Manzoni, Icaro 2 di Henri Pousseur, e molte altre.

D’altronde, le sue interpretazioni sono da sempre considerate dei punti di riferimento, soprattutto in relazioni alla musica contemporanea.     

Questo doppio CD, è una vera e propria impresa, compiuta con la collaborazioni di alcuni colleghi di notevole spessore come Giovanni Panciroli, Giorgio Albiani, Flavio Cucchi, Ganesh del Vescovo, Matteo Murari, Flavio Borelli, Adriano Pepe, e delle violiniste Patrizia Bettotti e Michelle Cortès.

Si tratta di un’impresa ambiziosa e complessa, di una sorta di summa di opere che rendono questo CD prezioso e da ascoltare con attenzione ed interesse.

La registrazione si apre con un’opera di Sylvano Bussotti, autore scomparso da pochi anni: Ultima Rara, “pop Song”, è un omaggio al Maestro Bussotti,      

omaggio con cui Saldarelli ci regala una interpretazione unica, forse una delle più autentiche e credibili: una lettura piena e solida in cui Saldarelli mostra grande attenzione al rispetto della partitura ed alle frequenti indicazioni dinamiche ed agoniche. Un’interpretazione di notevole fascino ed effetto e di assoluto riferimento.      

Per la chitarra, è una piacevole scoperta, formata da 3 movimenti, Onirico, Vibrante, Agile che si ascoltano con piacere e che rappresentano un esempio di quella scrittura contemporanea dotata di tale consapevolezza da risultare efficace e di impatto anche se privata di quella performance dal vivo che, in alcuni casi, aiuta anche nell’ascolto.

Quello che mi ha colpito è stata  la capacità di Saldarelli di tenere sotto controllo una grande varietà timbrica senza mai mettere fuori fuoco il perimetro di una narrazione musicale molto onirica ed eterea.

Stesse considerazioni valgono per i Cinque Studi da Lezioni Americane di Italo Calvino. Le lezioni americane di Calvino furono preparate in funzione di un ciclo di lezioni da svolgere presso l’Università di Harvard da Calvino e rappresentano altrettanti elementi di attenzione nell’ambito letterario. Qui è Giovanni Panciroli a cimentarsi con la musica di Saldarelli, riuscendo a farsene interprete attento anche in termini di immedesimazione nelle intenzioni dell’autore: la possibilità di ascoltare Saldarelli alle prese con la sua musica e quella di altri autori consente, d’altronde, di comprendere

appieno quale sia il suo approccio e la sua dimensione estetica.

Una citazione merita anche l’Elegia Mediterranea,

Manzoni, omaggio rappresentato dall’opera Echi che gioca con costanti ripetizioni di frammenti che danno quasi la sensazione che l’esecuzione sia tenuta in spazi sconfinati in cui la musica di allarga ad infinitum.

Stesso carattere “omaggiante” ha, poi, l’omaggio al compianto Alvaro Company ed alla sua opera qui testimoniata dal brano Corni da Caccia, malinconico e struggente, ma sempre vario e raffinato dal punto di vista timbrico ed appassionato nella sua intimità.

Chiudo questa recensione, che avrebbe meritato ancora più spazio ed approfondimento, citando la magnifica lettura di un brano come Suoni Notturni, di Goffredo Petrassi, una fonte inesauribile di idee interpretative e che contiene talmente tanti di quegli elementi compositivi della musica contemporanea per chitarra da sembrarne quasi un esempio paradigmatico.

Se una delle ricchezze della chitarra è la varietà timbrica, questo è un doppio cd da ascoltare perché sembra essere un omaggio a questo aspetto dell’anima del nostro strumento, mirabilmente confezionato da Saldarelli e dai suoi compagni d’avventura.

Cristiano Poli Cappelli

interpretata splendidamente da Giorgio Albiani, bravissimo nel rendere risonante e ariosa quest’opera difficilissima da interpretare.

Lo stesso Albiani si districa con successo anche nel Valzer con la sesta corda in Re e con il brano che dà il titolo al doppio CD: Là dove ‘l sì suona, omaggio ad Alvaro Company, brano con la stessa corda singolarmente accordata in SIb, brano relativamente breve ma interessantissimo, ricco di spunti timbrici, percussivi, armonici.

Sembra quasi di ascoltare un’imitazione di suoni elettronici: un’opera interessantissima ed un’esecuzione impeccabile.

Le Cinque Danze per amici, sono una composizione più spensierata rispetto alle profondità dei brani citati fino ad ora, quasi dei giuochi di colori, delle deformazioni di opere conosciute (Là ci darem la mano) o di forme di danza di cui restano gli ancoraggi alle fondamenta ritmiche.

Come Eleonora Negri sottolinea nelle note di copertina, questa sorta di amicalità che avvolge molti di questi brani, viene testimoniata anche dall’omaggio di Saldarelli per il 90° compleanno di Giacomo