di Cristiano Poli Cappelli
Il Cd MEDITERRANEA è un lavoro discografico di notevole interesse del chitarrista Fabio Montomoli e completamente dedicato alla musica del compositore Francesco Iannitti Piromallo. Il Cd contiene opere dedicate allo stesso Fabio Montomoli, scritte per chitarra sola, per clarinetto e chitarra e si chiude con un concerto per chitarra e orchestra.
Devo dire che sono sempre felice di poter scrivere di operazioni discografiche interessanti sia per il contenuto delle musiche proposte, sia per l’indubbia bravura dell’interprete.
Inizio con il dire che la musica di Francesco Iannitti Piromallo è davvero di ottimo livello, piacevole, profonda: una bella scoperta. Musica scritta in un linguaggio del tutto tonale e mai banale: cosa che sottolineo piacere.
Il Cd si apre con la Sonata N. 1 in Re Maggiore per chitarra: una sonata scritta in forma classica, in quattro movimenti (Allegro, Barcarola, Gavotta e Rondò).
Il primo movimento è costruito attorno a due temi, come sempre in contrasto tra loro: il primo tema è incisivo, ritmico, energico; lascia presto spazio ad un secondo tema molto bello, cantabile, la cui liricità si sviluppa su un tessuto di arpeggi davvero piacevole.
Il secondo movimento è una barcarola, dalle sonorità dolci e nostalgiche che sembrano evocare ricordi solitari e malinconici: Fabio Montomoli riesce a sostenere con la chitarra la profondità di questo canto mostrando doti di cantabilità e musicalità notevoli.
La Gavotta ed il Rondò concludono in modo più spensierato questo omaggio alla chitarra, in cui Iannitti Piromallo esplora molte delle possibilità ritmiche e timbriche della chitarra, dimostrando di avere una perfetta conoscenza del nostro strumento, per il quale non è mai semplice scrivere.
Fabio Montomoli si mette al servizio di questa musica con bravura, precisione, senza dare sfoggio di un’inutile egocentrismo interpretativo ma, al contrario, dandoci una lettura appassionata e piacevole: approccio che conserva felicemente nei Tre fogli d’album nei quali mette in evidenza la bravura del compositore nel cogliere un’anima romantica e nostalgica della chitarra, senza cadere mai in clichés compostivi.
La Porta del Sole è una suite scritta per clarinetto e chitarra. Si tratta di sette brani (Canzone, Cantilena, Serenata, Stornello, Elegia, Amalfi, Tarantella): un omaggio al Meridione, ai suoi colori, ai suoi suoni, alle atmosfere tipicamente mediterranee.
Un viaggio che passa dalle atmosfere giocose e saltellanti delle tarantelle napoletane, alla vivacità “annoiata” di una Cantilena romana, a temi più orecchiabili che strizzano l’occhio alla nostra tradizione canora, a monologhi interiori e riflessivi: un viaggio in cui la chitarra trova come compagno ideale il clarinetto Giovanni Lanzini, bravo e ben affiatato con Montomoli, la
cui parte non è di mero accompagnamento ma ha un importante e dinamico ruolo nel dialogo tra i due strumenti.
Mi sento di dire che è proprio nella scrittura di brani di ampio respiro che il compositore dia prova di perizia e gusto, riuscendo a scrivere temi di grande piacevolezza, restando, come dicevo all’inizio, in un contesto del tutto tonale, senza mai cadere nella banalità.
Pezzo forte del Cd, il Concerto in La maggiore per chitarra e orchestra, in tre movimenti (Allegro, Pavana, Tarantella). Come sempre il linguaggio è piacevole ed accattivante ma non bisogna cadere nell’errore di interpretare l’aggettivo “accattivante” come scontato né, tantomeno, ruffiano.
Mi sembra che Iannitti Piromallo faccia un tentativo, splendidamente riuscito, di scrivere musica interessantissima senza entrare forzatamente in un mondo di sperimentazione e di avanguardia - ammesso che oggi questo termine abbia un significato univoco.
Il Concerto è un susseguirsi di movimenti molto contrastanti che ruotano attorno ad una Pavana espressiva, nostalgica, e misteriosa in cui orchestra e chitarra dialogano incessantemente come avviene negli altri movimenti.
Il Concerto apre con un Allegro che vede alternarsi chitarra e orchestra in una scrittura molto ben delineata e chiara, che ruota ai due classici temi di carattere contrastante e termina con una tarantella, ulteriore omaggio al Sud, fitto e travolgente e, se vogliamo, più spensierato rispetto ai primi due movimenti.
Il Cd Mediterranea è un esempio di come - non è la prima volta che lo sottolineo - si possa scrivere musica di grande interesse pur rimanendo nel solco di un ambiente tonale.
Una scrittura sincera, che esprime con coraggio una convinzione ed una scelta di tradizionalità. Merito quindi a Fabio Montomoli e Francesco Iannitti Piromallo per aver realizzato un cd che non passerà certamente inosservato, sia per l’alto livello interpretativo di Fabio Montomoli, sia per la qualità compositiva della musica proposta.
Cristiano Poli Cappelli