ÉRIC PÉNICAUD
Jusqu’en notre exil tu murmures
pour chœur mixte, deux guitares et violoncelle
Les PRODUCTIONs D'OZ Lévis (Quebec), 2017
DZ 2839
Éric Pénicaud, artista francese apprezzato e eclettico, formatosi con la chitarra classica ma nello stesso tempo dedicatosi alla musica etnica, al jazz, al flamenco, alla musica contemporanea più sperimentale e all'improvvisazione, è autore di questo particolare lavoro, Jusqu'en notre exil tu murmures per coro misto, due chitarre e violoncello, pubblicato dalla casa canadese Les Productions d'Oz.
Si tratta di un'opera insolita dal punto di vista dell'ensemble e di difficile classificazione stilistica, scritta su un testo dello stesso Pénicaud, che vede il coro intonare le proprie parti con il commento e il sostegno strumentale del violoncello e delle due chitarre.
Queste ultime presentano una particolare scordatura, la prima chitarra con la quarta corda in mib e la quinta in sib, la seconda chitarra con la sesta corda in do.
La composizione si apre con un'introduzione nella quale il coro si esprime a bocca chiusa su note lunghe intonate per intervalli vicini, mentre le chitarre sostengono con lunghi pedali in suoni armonici e note reali, il tutto in un mondo sonoro sospeso e ancestrale.
A seguire il coro intona il testo in maniera essenzialmente omofonica, contrappuntato da arabeschi delle due chitarre e del violoncello.
La composizione prosegue tra sezioni corali e interventi cadenzali dei tre strumenti, con l'inserto di brevi sezioni anche aleatorie, concludendosi come all'inizio con suoni lunghi da parte del coro e dei due strumenti, fino a perdersi quasi in flebili sospiri.
Certamente un lavoro di grande suggestione, che propone una dimensione sonora misteriosa e impalpabile, riaffermando ancora una volta tutta l'originalità e validità della proposta musicale dell'autore francese.
P.V.
di Piero Viti