Trascrizioni
LA PALOMA
("habanera" di Sebastian de Yradier)
Buongiorno e bentrovati a tutti voi. Prima di proporvi l’argomento di questa puntata mi preme rispondere pubblicamente almeno ad una parte delle numerose mail ricevute e per le quali ringrazio tutti coloro che hanno trovato il tempo e la voglia di scrivermi due righe. Una delle domande più ricorrenti nella posta che mi indirizzate chiede spiegazioni a proposito degli MP3 “mancanti”.
Infatti avrete, certo, notato tutti che alcuni articoli ultimi scorsi NON sono corredati dal solito MP3 esplicativo, e una parte consistente di Voi mi ha chiesto il perché in privato. In effetti il sottoscritto sta combattendo da un po’ di tempo con una formazione tumorale - che i dottori mi dicono essere, fortunatamente per me, di natura benigna, anche se non so quanto si possa applicare questo aggettivo ai tumori in generale ed al mio caso in particolare! Ma tant’ è … ;-( - sviluppatasi nella falangetta del dito medio destro. Non oso, per comune senso del pudore, raccontare in dettaglio in quale posizione mi hanno “steccato” la mano destra all’indomani dell’avvenuta operazione! Roba da vedersi insigniti, ad honorem, della tessera di socio onorario della Lega Nord!! :-)
Comunque sia, e a parte gli scherzi, sono purtroppo costretto, da diversi mesi, ad utilizzare la mia chitarra SENZA l’ausilio del dito medio, il che ha dato la mazzata definitiva alle mie già scarse capacità di esecutore e mi ha, conseguentemente, impedito – tranne quei casi in cui posso attingere a vecchie registrazioni effettuate prima dell’operazione - di allegare gli MP3. Mi impegno qui pubblicamente e formalmente con tutti Voi a registrare, ove e se mai dovessi riuscire a recuperare l’uso del dito di che trattasi in tempi umani, e, quindi, allegare i files al momento mancanti.
Qualcun altro, invece, mi scrive per raccomandarmi, tra l'altro, di costruire degli arrangiamenti più semplici sotto il profilo tecnico. Per esempio Franco da Pisa mi dice che le canzoni sono di suo gradimento e le scelte quasi sempre condivisibili però, a volte, non ha voglia di impegnarsi più di tanto per eseguire quella che, alla fin fine, è solo una simpatica melodietta.
Bè, come dargli torto? E' chiaro che, spesso, queste trascrizioni sono più che altro dei "divertissementes" e come tali dovrebbero essere prese anche sotto il profilo tecnico. Sicché, in cotal guisa sollecitato, ho provato a fare un arrangiamento facile facile, in forma di tango (anche questa volta ripescato dal repertorio del Maestro Tarrega e rielaborato dal sottoscritto - non me ne vogliano i fans del grande Francisco! -) che spero possa essere di Vs. gradimento e riesca ad unire una certa, relativa, semplicità tecnica alla cantabilità ed al "ritmo" connaturati in questa bellissima canzone. Ma per non scontentare gli aficionados della rubrica (Umberto, da Verona, insieme a molti altri, si congratula per gli aneddoti coi quali son solito introdurre ogni trascrizione) non mi discosterò dalla solita formula e racconterò anche qui un "fattariello" che spero possa aggiungere un pizzico di "gaia frivolezza" alla trattazione.
Fatta la doverosa PREmessa (e relativa PROmessa) vengo a presentarvi la trascrizione di questa puntata: LA PALOMA
"La Paloma" è una canzone scritta dal compositore basco Sebastián de Yradier durante un suo soggiorno a Cuba, ed è, con tutta probabilità, il motivo più celebre al mondo del genere habanera. Nonostante alcuni "pettegolezzi" dell'epoca accusino de Yradier di plagio (l'editore e musicista Bonifacio Eslava, ad esempio, pubblicò, nel 1859, una versione di questo brano dal titolo: "Danza popular habanera con la misma letra que la cantan los naturales de Cuba, publicada por el Sr. Yradier como composición suya con el título de La paloma") la paternità della melodia così come la conosciamo oggi, è senz'altro da attribuire al musicista il cui nome ad essa, ormai, si associa per antonomasia. L'argomento "diritti di esecuzione" non sarebbe affatto di scarso interesse visto che, certamente, dati SIAE alla mano, è il brano in assoluto più eseguito del pianeta, ma ovviamente non è questo il luogo né il momento per una trattazione approfondita.
Il brano di cui trattiamo, divenuto, in breve tempo dalla sua prima pubblicazione, uno standard di valore internazionale, è stato eseguito ed inciso su disco da un incalcolabile numero di artisti, oltre che essere una delle prime canzoni registrate su supporto a 78 giri della storia del fonografo; il tenore italiano Ferruccio Giannini, infatti, la registrò negli Stati Uniti già nell'ormai lontano 1896. La canzone è stata tradotta in praticamente tutte le lingue del mondo ed eseguita in migliaia di versioni; riesce ad incarnare, a seconda della latitudine e delle abitudini di un popolo, questo o quel sentimento - magari addirittura opposti - rappresentare questa o quella situazione, esprimere questo o quello stato d'animo. Infatti, ad esempio, a Zanzibar la suonano per i matrimoni, in Romania alla fine dei funerali, in Messico diventa una canzone di protesta ed in Germania il lamento di un marinaio.
di Alessandro Altieri
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