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ROLAND DYENS

Pittura a sei corde





di Marco Corsi


Una parentesi va aperta sull'approccio alla composizione. Non è raro che tra i compositori-strumentisti emerga la questione se nel momento della creazione venga o meno usato lo strumento. A questa domanda Dyens offre il suo personale punto di vista:

[…]”chi afferma di non aver bisogno della chitarra per scrivere, secondo me è un bel bugiardo: non credergli! Detto questo, il mio rapporto con la chitarra nel processo di composizione (per questo strumento) è 'intermittente'. Personalmente la utilizzo per trovare il materiale iniziale (un tema o anche una cellula di partenza, pochissimo materiale), poi l'abbandono volontariamente.

La riprendo per controllare se un passaggio è realizzabile o no, ne verifico la diteggiatura, cerco nuovi spunti e poi la riabbandono. Si tratta di un 'va et vient' continuo. Questo mi dà la 'libertà' di essere svincolato dallo strumento. Le mie idee più interessanti infatti le trovo al semaforo, non sulla mia scrivania! Però alla fine 'vince' sempre la chitarra, come nei film di John Ford o Sergio Leone: Sempre, per forza! ...Chi meglio di un chitarrista può scrivere (bene) per la chitarra?”. 3



1.3 ISPIRAZIONI


Molte sono le fonti alle quali si può risalire ascoltando e analizzando l'opera di Dyens.

Quella classica è ovviamente la più ricca ed evidente. Tra i compositori da lui prediletti troviamo personaggi di vari periodi come Fryderyk Chopin (1810-1849),













Fryderyk Chopin - Valzer Op.69 n°2


Maurice Ravel (1875-1937), Béla Bartók (1881-1945), Igor Strawinskij (1882-1971), Claude Debussy (1862-1918), Johann Sebastian Bach (1685-1750), di cui sostiene:

…“è per me - che non credo in Dio - colui che mi ha fatto dubitare della sua esistenza”; 4

Villa-Lobos (al quale ha dedicato suoi lavori originali, trascrizioni e registrazioni), Sor.

Quest'ultimo, come abbiamo già detto, è un vero riferimento nel suo percorso ed è considerato una sorta di emblema assoluto della chitarra classica, ogni suo concerto infatti comprende sempre almeno una composizione tratta dalla produzione di Sor.

A tale riguardo Dyens afferma che:

…“suonare la sua musica è il modo migliore di confessare al pubblico: - Hey, non dimenticatevelo! Nonostante le mie composizioni ed arrangiamenti a volte un po' 'particolari', sono un chitarrista classico, come voi. Quindi la mia casa natale è la chitarra classica. E chi, meglio di Sor, può incarnare entrambe queste dichiarazioni d'identità e d'amore?”. 5

A questa principale fonte se ne affiancano diverse altre, altrettanto importanti. Un chiaro esempio è la “canzone”, che ricopre un ruolo così importante da indurre Dyens a sostenere quanto segue:

…“la canzone, nel suo senso più nobile, è stata un punto di partenza notevole sulla mia strada come musicista. Secondo me infatti, ogni pezzo di musica dovrebbe essere una 'canzone'” 6










Oltre a dare spesso forma e struttura a varie sue composizioni originali, la canzone è il soggetto di gran parte dei suoi arrangiamenti, ed è tratta sia dal panorama della musica leggera, come le 26 Chansons Francaises,












Édith Piaf - L'hymne à l'amour


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3. Ibidem pag. 3

4. Ibidem pag. 3

5. Ibidem pag. 3

6. Ibidem pag. 3

Édith Piaf (1915-1963)