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ROLAND DYENS

Pittura a sei corde


comprendenti lavori di artisti del passato quali Édith Piaf (1915-1963) o Jaques Brel (1929-1978), che da quello della musica popolare (Alfonsina y el mar, El Choclo, l’adattamento per chitarra e mandolino di O sole mio, Dansk Pot Pourri, una raccolta di antiche canzoni danesi rielaborate per quartetto o ensemble di chitarre).



















Antonio Carlos Jobim (1927-1994)


Parlando invece di elementi folkloristici che sono stati per Dyens fonte di ispirazione, vanno senza dubbio menzionati i ritmi e le armonie tipiche della musica popolare brasiliana.


In particolare, tra gli artisti che principalmente hanno contribuito a questa passione (oltre al già citato Villa-Lobos) troviamo i padri della bossa nova João Gilberto (1931) e Antônio Carlos Jobim (1927-1994, del quale ha trascritto il brano Felicidade), il famoso chitarrista Baden Powell (1937-2000, dal quale ha ripreso Berimbau) ed il cantante e compositore Pixinguinha (pseudonimo di Alfredo da Rocha Viana Filho (1897-1973)), al quale ha dedicato interamente il suo ultimo prodotto discografico (Naquele Tempo - 2009) contenente 11 arrangiamenti di sue composizioni.


Altra figura da cui Dyens ha tratto ispirazione, e con un percorso affine al suo, è quella di Egberto Gismonti (1947), compositore e polistrumentista che, dopo aver acquisito una solida formazione classica, si è dedicato alla ricerca di nuove possibilità espressive attingendo alla musica popolare e tribale brasiliana, al jazz e al rock.


















Django Reinhardt (1910-1953)


Tornando in Europa, un altro personaggio che ha avuto una notevole influenza sotto vari aspetti nella poetica musicale di Dyens è il gitano Jean-Baptiste “Django” Reinhardt (1910-1953).


È facile creare un parallelismo tra la concezione musicale di Dyens e quella di questo grande artista, che sapeva far coesistere le tradizioni proprie della sua cultura manouche 7 con le ricercate e avanguardistiche armonie della musica jazz del suo periodo.

Altro tratto in comune con lo stile di Reinhardt è inoltre l’uso di un elegante virtuosismo abbinato ad una tecnica strumentale raffinata e personale.



















Django Reinhardt - Nuages


È estremamente difficile trovare un elemento che unisca tutto quello che sopra è stato trattato se non Dyens stesso. Non emerge infatti alcun interesse specifico, “settoriale”, bensì un gusto eterogeneo comprendente diversi periodi, stili e aree geografiche, ed è proprio grazie a questa apertura verso ogni realtà musicale che l'opera di Dyens ha assunto la poliedrica forma che la contraddistingue. Una buona sintesi di ciò viene offerta da Dyens in risposta alla domanda “Vive una vita parallela da jazzista?”, data la sua evidente passione per tale genere:













s Cornelis Escher (1898-1927)

"Nastro di Möbius"


… “Una vita parallela io? Ma certo! Un parallelismo multiplo e plurale però, nel senso di (molto) più di due linee (come nel parallelismo 'tradizionale'). La differenza poi è nel fatto che le mie linee – a differenza di queste parallele -  si incontrano !” 8


CONTINUA


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7. Antica etnia nomade, impiantatasi nell'Europa occidentale tra il XV e il XVI secolo.

8. Ibidem pag. 3




di Marco Corsi