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Ferdinando Carulli
Gli Amori di Adone e Venere
Sonata Sentimentale per Chitarra o Lira Op. 42

VENERE E ADONE AMOREGGIANO 1



Duetto Venere e Adone

Il brano ha un carattere sensuale e allo stesso tempo civettuolo. Per sottolineare l’aspetto psicologico del titolo l’autore gioca innanzitutto sulla costruzione del brano, concepito come un duetto d’opera, dove in un primo momento i  due protagonisti si alternano  (batt. 12 => 24), per poi concludere insieme (batt. 25 => 34).


Questo dualismo si riscontra chiaramente nella melodia:

1.Il primo inciso di ogni frase si presenta con una tessitura più grave una figurazione ritmica più pesante del secondo inciso, tendendo così ad allargare il tempo  (si potrebbe associare l’idea di Adone che corteggia Venere)

2.Il secondo inciso, invece, si presenta con una tessitura è sempre più acuta e una figurazione ritmica molto leggiadra creando l’effetto di voler “sfuggire il tempo”. Inoltre l’utilizzo dell’appoggiatura contribuisce ancora di più a conferire un carattere civettuolo (si potrebbe associare l’idea di Venere che non vuole cedere alle lusinghe di Adone facendo la vezzosa).

  1. 3.In questa sezione, dove i protagonisti assoluti sono Venere e Adone, in base alla considerazione fatta  all’inizio 2, il Nostro utilizza armonicamente solo il I e V grado.

  2. 4.

Ad avvalorare la tesi del duetto vi è anche il modo in cui sono trattate le frasi, cioè, la ripetizione del disegno melodico e la fioritura dello stesso 3.

E’ importante sottolineare come la continua indicazione espressiva dolce 4 e la cantabilità di tutte le idee tematiche (quindi la linea sinusoidale della melodia e il largo uso del cromatismo) contribuiscano a dare al brano il giusto carattere .


Larghetto espressivo

(Tonalità RE maggiore, tempo 6/8, numero battute: 34)


L’autore sembra dividere in 4 momenti musicali l’approccio amoroso dei due amanti, descrivendo l’evolversi della situazione così come segue:


a)Battute 1/2 =>11RE Maggiore  (introduzione orchestrale)


                                            I (V)  (I)  ( VI 65/43II (I)  V


Nella linea del basso, tramite l’utilizzo di gradi non forti (II – VI)  e  dei rivolti (batt. 8 => 11), si viene a creare una sensazione di insicurezza (di non direzione). In ciò si può identificare la descrizione psicologica dei primi timidi approcci amorosi.

Si fa notare come nella codetta cadenzale della prima frase (batt. 8 => 11) ritorni l’alternanza “molto vicina” V – I grado (nella stessa battuta) e sottolineata con il dolce.

Tale codetta viene ripresa e sviluppata dalla cadenza della prima semifrase (batt. 4):






b)     Battute 12 => 19       LA Maggiore   I – V  (Adone si propone e Venere lo sfugge 5).


Iniziano a cantare i due protagonisti con un continuo scambio fra tonica e dominante. Alla bat. 19 viene cambiata la cadenza sentita prima inserendo il VI grado al posto del (v. bat. 15) tramite la parte dell’accompagnamen-to. La cadenza d’inganno ci introduce nell’altra sezione che l’autore vuole ancora più dolce. 

Quest’ultima è paragonabile ad un recitativo obbligato. Il recitativo tende a riprodurre, attraverso una recitazione intonata, la naturalezza e la flessibilità della lingua parlata ed è caratterizzato da un ritmo libero e irregolare, modellato sulla parola. Tutti elementi che ritroviamo in questa sezione, infatti, sia i salti melodici (con ampi intervalli) che l’appoggiatura contribuiscono a destabilizzare l’andamento ritmico regolare della frase.

La proposta di Adone è sul primo movimento delle battute 12, 13, 16 e 17 mentre la risposta stizzosa e civettuola di Venere sul secondo movimento delle stesse battute.

Se si analizza il Livello Profondo (LP) della melodia (nelle sezioni b e c) si evidenzia sia la figura retorica del Climax che i grandi salti verso l’alto della stessa, i quali sembrano imitare gli stati d’animo, euforici, tipici di chi è innamorato:


Fig. 9




c)20 => 24     LA Maggiore 6(Inizia ad esserci una maggiore intesa tra i due amanti).

In questa sezione continua il corteggiamento che inizia ad essere più “equilibrato”.


__________

1.Da questo brano in poi, visto che si andrà a commentare il testo poetico,  Carulli farà un largo uso delle figure retorico-musicali.


2.Vedi elementi caratterizzanti del brano (punto b).


3.Espediente tipico dell’epoca (aria col Da Capo) che serviva per mettere in risalto le doti canore dei cantanti.


4.Da un’analisi sull’utilizzo del segno dolce in Carulli, svolta non solo nel presente brano ma in quasi tutti i suoi brani e studi, è risultato palese che ogni qualvolta utilizzi questo segno di espressione è implicita una certa libertà di tempo.


5. Ad avvalorare la tesi del “dialogo” tra Adone e Venere vi è il fatto che se si dividono gli incisi (sia in b che in c) e si suonano separatamente, musicalmente funzionano bene. Per esempio, se nella sezione (c) separiamo la parte cui si riferisce la fig. 10 (proposta di Adone) dalla parte riferita alla fig. 12 (risposta di Venere) si possono suonare benissimo separate, in quanto musicalmente risultano comunque compiute.

 
di Romolo Calandruccio
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