Homehttp://www.dotguitar.it/index.html
Home archivihttp://www.dotguitar.it/zine/archivi/index.html
Ferdinando Carulli
Gli Amori di Adone e Venere
Sonata Sentimentale per Chitarra o Lira Op. 42

FINALE

Allegretto (Tonalità Sol Maggiore, tempo 3/4, numero battute: 158)


Nel Finale viene espressa tutta la gioia del lieto fine, con un tema principale carico di allegra energia.

La scelta del materiale melodico non è casuale, anzi, sembra rispecchiare il preciso intento dell’autore di far finire la storia ripartendo dal momento più bello: l’innamoramento1. Il brano, strutturalmente, sembra concepito come l’introduzione in “forma sonata”, con la proposta di più aree tematiche, mentre armonicamente, esso è basato tutto sui gradi forti e come stile rispecchia molto quello orchestrale dell’epoca, in particolare per i bassi che accompagnano tutta la sezione iniziale e finale in SOL maggiore scandendo il ritmo in ottavi.






























A (-/1  => 8)     I  -  V2  -  I  -  V2


                                             I  -  V2  -  I  –  V2    I


Riaffermando l’idea di fondo di questo lavoro,  Adone viene identificato con il I grado (fig. 58) riprendendo dalla cellula melodica di V. e A. amoreggiano bat. 8 (fig. 59) l’inciso iniziale (c) e gli intervalli dell’accompagnamento (a) e (b). Inoltre, la frase presenta il carattere e la direzione melodica della seconda area tematica del primo tema dell’introduzione (fig. 60) identificata, anche questa, con Adone.  In questo caso, però, il carattere è leggermente diverso  (sempre fiero, ma “addolcito” da questo incredibile lieto fine). Se non bastasse la struttura melodica a far percepire la “dolcezza”, Carulli lo rende palese associando l’indicazione dolce ogni volta che si presenta questa frase:









A1 (9  => 16)

                         (9 => 12)      I          -  II    V   -  I


                        (12 => 16)    2a  parte di A


La risposta alla frase precedente (fig. 61) avviene sul V grado, che  viene identificata con la figura di Venere. Anche questa cellula melodica è ripresa dal duetto di V. e A. Amoreggiano (fig. 62) ed è utilizzata la stessa tessitura della seconda semifrase (anche se invertita) della seconda area tematica del primo tema dell’introduzione (fig. 63), identificata appunto con Venere (22 => 25):







B(17  => 28)

(4 + 4 + 4) =  I   -  V6  -  VI  -  V  (lo ripete 2 volte)


(25 => 28) = VI  -  V -   V7 / V  V -  V/ V


Anche questo elemento (fig. 64) viene ripreso da una cellula melodica di A. e V. amoreggiano (fig. 65) e ciò risulta ancora più evidente mettendo a paragone il LP della melodia (fig. 66). Il cromatismo contenuto nella frase e il procedere “a volta” delle figurazioni piccole, conferiscono alla frase stessa un senso di dolcezza e felicità:


Figg. 64 e 65





Figg. 64 e 65





_________

1.  Carulli, come si illustrerà in seguito,  utilizzerà molti elementi melodici (con le dovute elaborazioni) tratti dalla sezione iniziale della storia: Venere e Adone amoreggiano. Pur non mancando, di inserire anche altri elementi presenti nei vari episodi già ascoltati.



 
di Romolo Calandruccio
www.romolocalandruccio.com
info@romolocalandruccio.comhttp://www.romolocalandruccio.commailto:info@romolocalandruccio.comshapeimage_11_link_0shapeimage_11_link_1
Pag.  1   2   3   4   5   6   7   8   9   10   11   12  13   14    15   16   17   18   19    20   21    22    23   24   25   26   27   28

Pag.  1   2   3   4   5   6   7   8   9   10   11   12  13   14    15   16   17   18   19    20   21    22    23   24   25   26   27   28