NARRATIO = Trama della storia (parte centrale in cui vengono esposti gli argomenti).
(punti 2 e 3) Utilizza una Narratio longa: in tal caso Quintiliano raccomanda l’inserimento di un epigramma nei casi in cui occorra dare unità a elementi disparati. Questo epigramma può essere identificato con il secondo tema dell’introduzione che, come si vedrà in seguito, verrà utilizzato in tutte le sezioni comprese nei punti 2 e 3.
CONCLUSIO = Finale (parte conclusiva in cui vengono riassunte le argomentazioni e tratte le conclusioni).
(punto 4) Potrebbe benissimo contenere le caratteristiche della Peroratio in adfectibus, perché in questo caso è d’obbligo che si concluda l’orazione con i passaggi e le espressioni con cui si è iniziato.
Tutte le sezioni andrebbero a formare un’opera in un solo atto strutturata come segue:
Personaggi
Adone …………… Tenore
Venere ………… Soprano
Marte …………… Baritono
Proserpina ……… Soprano
Cacciatori ………… Coro
Struttura dell’Opera
Ouverture: Introduzione;
Quadro I:
Venere e Adone amoreggiano;
la gelosia di Marte.
Quadro II:
Venere e Adone vanno a caccia;
la caccia incomincia.
Quadro III:
Adone si perde;
gli appare davanti un cinghiale;
la voce del cinghiale;
Adone si batte con il cinghiale;
Adone ferisce il cinghiale;
il cinghiale gli salta al collo;
il cinghiale uccide Adone;
la morte di Adone;
Adone spira.
Quadro IV:
Venere cerca Adone;
ella resta sorpresa vedendo Adone morto;
disperazione di Venere;
il pianto di Venere.
Quadro V:
Proserpina intenerita promette di ridare la vita ad Adone;
Venere la ringrazia;
Adone ritorna in vita.
Finale
Cavatine ed Arie
Marte: l’ira di Marte (cavatina).
Venere: Venere cerca Adone, la disperazione di Venere (Cavatina);
il pianto di Venere (Aria); Venere ringrazia Proserpina.
Proserpina: Promette di ridare la vita ad Adone (Aria).
Duetto: Venere e Adone amoreggiano.
Elementi caratterizzanti del brano:
a)Utilizzo delle figure retoriche40;
b)La nota FA5 (XIII tasto) come culmine dell’estensione del brano, sfruttando così la massima l’estensione che normalmente Carulli utilizza nelle sue opere. Di fatto, nei suoi studi, nei Metodi41 e anche in una rappresentazione ed esplicazione delle note sul manico della chitarra (Op. 61 pag. 3), non si spinge mai oltre il XII tasto;
c)Uso frequente dell’intervallo di 6a sia come intervallo armonico o melodico che come ambito di sviluppo delle frasi;
d)Caratterizzazione delle idee costruite sui due gradi forti di ogni tonalità (I e V), tranne gli episodi dove non sono presenti i due protagonisti, come in: la gelosia di Marte; Venere e Adone vanno a caccia. Sul I grado viene generalmente proposta una costruzione ritmica e melodica più decisa e forte, identificabile con il personaggio di ADONE; sul V grado, invece, viene proposta una costruzione ritmica e melodica puntata e indecisa42, molto più cantabile e identificabile con il personaggio di VENERE. Non bisogna inoltre dimenticare “l’attrazione” che questi due gradi esercitano l’un verso l’altro nelle leggi dell’armonia musicale.
e)Largo utilizzo del cromatismo con bicordi di terze:
f)Largo uso dell’elemento ritmico puntato Pirrichio (nelle diverse varianti):
g)Introduzione “orchestrale” in ogni sezione dove sono presenti “personaggi che cantano”;
h)Ogni brano si conclude sulla dominante della tonalità del brano che segue (tranne l’Introduzione, Venere e Adone vanno a caccia e il pianto di Venere che terminano sulla sottodominante);
i)Ampio utilizzo della spazialità accordale, ottenuta mediante la tecnica diffusiva per eccellenza: l’arpeggio;
j)Utilizzo magistrale delle tonalità43 che andrà a creare quei chiaroscuri necessari per meglio rappresentare i personaggi ed i loro stati d’animo44, inoltre, le tonalità utilizzate consentono un ampio spazio di movimento sulla tastiera senza far mancare e l’accompagnamento dei bassi dati dalle corde gravi rispettivamente 4a - 5a e 5a - 6a ( I e V grado);
k) Prendendo in considerazione le tonalità d’impianto, escluse le modulazioni e le tonicizzazioni, si ottiene il seguente grafico sull’utilizzo delle tonalità, per battute, in tutto il brano:
Dal grafico possiamo dedurre una visione unitaria del brano in cui la tonalità di SOL, essendo predominante, assume il ruolo di I grado, di conseguenza il RE V grado e il DO IV grado.
Le altre tonalità: Sol min., Re min., Fa min. e La Magg., vengono considerate come variante coloristica e nel caso di La Magg. come dominante secondaria del V (Re).
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40. Si fornirà il lettore di un’appendice con tutte le figure retoriche musicali presenti nel brano.
41. Op. 27 , Op. 293, Op. 61 e le appendici all’Op. 27.
42. Grazie un maggiore uso di appoggiature.
43 F. Carulli, Op. cit. p. 11.
“ Ogni strumento ha le sue tonalità favorite: si può suonare sulla chitarra in tutte le tonalità, ma quelle che a lei risultano migliori sono: LA Maggiore e Minore, RE Maggiore e Minore, Mi Maggiore e Minore, DO, SOL, FA. Le altre sono difficili; […]”.
44. In modo particolare lo scambio tra modo maggiore e minore di uno stesso tono.