VENERE E ADONE VANNO A CACCIA

L’impostazione del brano rispecchia pienamente quelli che sono i canoni compositivi della “Caccia” nel Settecento, quindi: la riproduzione stilizzata delle sonorità del corno e delle fanfare (intervalli di 4a e 5a) e l’incalzante ritmo in 6/8 ad imitazione del galoppo dei cavalli. Per rimarcare ancora di più il carattere, l’autore ha messo all’inizio del brano il termine “cania” che molto probabilmente sta per canea.
Su questa indicazione molto esplicita, si è pensato di impostare l’interpretazione di tutta la sezione, giocando a imitare la “confusione” concitata e gli “echi” creati dai cani e dai corni in una battuta di caccia1. Se così non fosse la sezione risulterebbe molto noiosa viste le numerose ripetizioni.
ALLEGRETTO
(Tonalità RE maggiore, tempo 6/8, numero battute: 75)
La costruzione è quella di un rondò con tre temi (A, B e C) e armonicamente viene utilizzato solo il I e il V grado.

A = Si vuol dividere quest’idea tematica (-/1 => 4) in due parti, nel primo inciso (fig. 19)
l’abbaiare dei cani (la canea indicata all’inizio) e nel secondo inciso (fig. 20) il richiamo dei
corni:


Risulta molto evidente che anche l’idea A (fig. 19 e 20) viene ripresa ed elaborata dalla prima area tematica del secondo tema dell’introduzione (fig. 21), ma viene resa più fluida dalla mancanza di note puntate:

L’intera idea viene ritornellata (si propone di ripeterla ad eco).

A1 = Quest’idea (fig 22) è una piccola variazione di A, dove il compositore cambia il modo di “abbaiare dei cani”, abbassando di un’ottava il primo LA.
Il salto crea un arresto nella dinamica fraseologica.
A questo poi si aggiunge il Saltus Duriusculus (a) e la fermata più lunga di tutto il brano (b) (come se i cani si fossero fermati per segnalare la preda).

B = Il canto dei cacciatori2. E’ l’unica sezione che presenta una parte lirica che si può identificare come un intervento del coro vista anche la scrittura più “polifonica”.

C = Momento di stasi, di riorganizzazione prima di partire al galoppo con il prossimo brano3.
Questa sezione, Carulli, la ottiene dall’elaborazione del secondo inciso di A (fig. 20) dove (b)
viene invertito in (a) (fig. 23) e (c) reso più scorrevole dalla “contrazione” dei valori (b):

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1. Viene proposta di seguito la guida all’ascolto de “Le stagioni” (Oratorio in quattro parti per soli, coro ed orchestra, Hob:XXI:3) di F.J. Haydn, vista l’incredibile somiglianza costruttiva con la caccia di Carulli, per dare un’idea di quanto fosse stereotipata la realizzazione musicale della caccia.
“Nell'Autunno, dopo alcuni numeri musicali piuttosto convenzionali, è notevole l'aria dì Simone «Seht auf die breìten Wiesen hin!», nella cui introduzione orchestrale udiamo i passi del cane che «corre nell'erba» (bassi e viole in ottava, fagotti in controcanto). Quando egli accelera la sua corsa, l'orchestra lo imita con rapidi movimenti in semicrome di violini primi e secondi e con incisivi interventi dei legni che rinforzano il canto; la corsa si fa poi più affannosa per arrestarsi all'improvviso (dieci ripetizioni della nota mi): la sorte della preda è ormai segnata. Ancora venatoria è la scena rappresentata in «Hört, hört das laute Getön». Nella prima parte i richiami di caccia dei corni si alternano ai ritmici interventi del coro, divìso fra Uomini (tenori e bassi) e Donne (contralti e soprani), mentre nella seconda comincia la caccia vera e propria, con la corsa dei cani, il richiamo dei corni, le urla dei cacciatori, il fuggire convulso della preda.” (Testo tratto dal libretto inserito nel CD AM 157 allegato alla rivista Amadeus).
2. Nella musica operistica è facile trovare esempi sul “canto dei cacciatori” solitamente affidato al coro. Uno degli esempi più famosi viene fornito dal Der Freischutz di Weber che, se pur posteriore rispetto al brano che stiamo trattando, si può ricollegare in quanto risente molto delle opere antecedenti e in particolar modo di quelle parigine legate all’opéra-comique di Boieldieu, Cherubini, Grétry e Méhul.
3. Bisogna sottolineare che tutto il brano, destinato alla sola “orchestra” (tranne il breve intervento “corale”), prepara l’atmosfera per la vera azione di caccia dei due amanti, che entrerà nel vivo con il brano che segue.